La salute della schiena
Le cause del dolore
Le cure
Scegliere la terapia giusta
La miglior cura: la ginnastica
La ginnastica posturale
A chi rivolgersi
Le posizioni corrette
Scegliere il cuscino giusto
Lavoro e mal di schiena
La colonna vertebrale
Le patologie vertebrali
Interventi televisivi
Gli esercizi per il dolore cervicale
Ginnastica posturale. Esercizi e consigli per conquistare una postura corretta
La ginnastica per il mal di schiena. Un programma completo di esercizi per qualsiasi dolore vertebrale
Avvertenze
Le informazioni a carattere medico-terapico trattate hanno il solo scopo divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico abilitato.

A chi rivolgersi quando si ha il mal di schiena

Le figure professionali



Molte sono le figure professionali alle quali il malato di schiena ricorre per risolvere i propri problemi. Alcune di esse, rispettando ovviamente i compiti e gli ambiti che la legge gli impone, sono abilitate ad intervenire. Vi sono poi altri professionisti che pur operando da tempo nel settore non ne avrebbero la titolarità in quanto il Ministero della Sanità non ne riconosce la professione e conseguentemente i corsi propedeutici a quel tipo di professione non sono riconosciuti e regolamentati da una legge nazionale. Questa situazione crea molta confusione nel settore riabilitativo rischiando di mettere il malato nelle mani di persone non qualificate e abilitate a svolgere l'attività terapeutica. Questo ovviamente a discapito della loro salute.
Questo modo di operare, che alle volte può sfociare in un vero e proprio abuso della professione sanitaria, è incomprensibile e ingiustificato. Le istituzioni sanitarie nazionali infatti hanno da tempo stabilito e abbastanza chiaramente quali sono le figure professionali che possono svolgere l'azione terapeutica nelle persone che accusano problemi osteo muscolari. La scarsa pubblicità (alle volte interessata) data agli specifici profili professionali ha generato notevole confusione nel settore tale da mettere le persone che soffrono di patologie muscolo scheletriche in generale e di mal di schiena in particolare in grande difficoltà nel momento in cui devono scegliere a chi rivolgersi.
Si ricorda che la scelta del professionista deve ricadere innanzitutto su personale sanitario abilitato dalla legge a svolgere quel tipo di intervento. Evitare di operare una scelta solo sulla scorta di strabilianti promesse di guarigione oppure basandosi sui consigli di parenti amici ecc..
La competenza, la bravura, la professionalità dell'operatore sanitario, che è ovviamente molto importante, deve essere presa in considerazione dopo che si è verificata l'abilitazione del professionista nello svolgere l'attività terapeutica richiesta Sintetizzando: un professionista può essere più o meno bravo e competente ma comunque deve essere abilitato a svolgere l'attività che gli viene richiesta.
Al fine quindi di fare un pò di chiarezza nel settore e di facilitare in questo modo la corretta scelta da parte del malato si indicano le competenze delle varie figure professionali.

L'Ortopedico è un medico. Il percorso di studi universitario è: Laurea in Medicina e Chirurgia (6 anni) più la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia (5 anni). L'ortopedico è un chirurgo che si occupa dei problemi dell'apparato locomotore (muscoli, ossa e articolazioni), soprattutto quando questi assumono pertinenze chirurgiche.

Il Fisiatra è un medico. Il suo percorso di studi universitario è: Laurea in Medicina e Chirurgia (6 anni) più la specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione (5 anni). Egli si occupa della diagnosi e della prescrizione della terapia e riabilitazione della disabilità conseguente a varie malattie ortopediche e neurologiche. Il fisiatra si occupa inoltre di prescrivere ogni tipo di presidio come plantari, tutori o corsetti.

Il Neurologo è un medico che ha conseguito la specializzazione in Neurologia dopo la laurea in Medicina e Chirurgia (6+5 anni). Egli si occupa delle malattie del sistema nervoso e delle sue degenerazioni, la sua consultazione avviene nel caso di deficit della forza, della sensibilità, dell'equilibrio, vertigini, cefalea, disturbi della coordinazione, sindromi dolorose e/o neurologiche.

Il Fisioterapista è un operatore sanitario. Il percorso di studi universitario è :Laurea in Fisioterapia (3 anni). Il diploma di laurea universitario è abilitante allo svolgimento della professione. Il fisioterapista può proseguire gli studi e acquisire la laurea Specialistica/Magistrale in Dottore delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione (3+2 anni). Il Fisioterapista è l'unica figura autorizzata dalla Legge a svolgere servizi di riabilitazione, cura, e rieducazione sulla persona, sia con terapie strumentali, fisiche e manuali.
Questo significa che è l'unico operatore sanitario abilitato nel nostro Paese ad usare le strumentazioni fisioterapiche come l'ipertermia, il laser, la tecar l'elettroterapia ecc. E' quindi anche l'unica figura professionale abilitata a praticare sui pazienti le terapie manuali a scopo riabilitativo. Il profilo professionale stabilito dal Ministero della Salute, di seguito specificato, indica gli ambiti di attività e di esercizio della professione del fisioterapista.
Il Fisioterapista è l'operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.
In riferimento all'eventuale diagnosi e prescrizioni del medico, alle specifiche procedure di valutazione funzionale di competenza del fisioterapista, nell'ambito delle proprie competenze, il fisioterapista:
a) elabora autonomamente o in èquipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;
b) pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, motorie, manuali, massoterapiche e occupazionali;
c) propone l'adozione di protesi ed ausili, ne addestra all'uso e ne verifica l'efficacia;
d) verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.

Il fisioterapista svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche private, in regime di dipendenza o libero-professionista.

Il Laureato in Scienze Motorie/ Insegnante ISEF, non è una figura sanitaria. Il percorso di studi universitario è: Laurea in Scienze Motorie (4 anni) o vecchio ordinamento (3 anni ISEF).
è abilitato all'insegnamento dell'attività fisica sportiva ed educativa. Negli anni le varie attività fisiche, ambito del laureato in scienze motorie, hanno acquisito varie denominazioni: educazione motoria, attività motoria preventiva, attività motoria compensativa, attività motoria adattata, attività motoria sportiva ecc.. In buona sostanza quindi il laureato in scienze motorie si occupa di esercizio fisico votato al benessere, alla prestazione atletica agonistica, al mantenimento preventivo di tutte le funzioni motorie e metaboliche. Pur essendo particolarmente labile il confine tra attività motoria con finalità educative/preventive e quella con finalità terapeutiche si precisa che i vari profili professionali prevedono che quest'ultima, attività motoria con fini terapeutici, sia di competenza esclusiva dell'operatore sanitario e quindi del fisioterapista. è necessario aggiungere che la specifica preparazione ottenuta dopo un percorso di studi universitario altamente qualificante fa del laureato in scienze motorie il massimo esperto nell'ambito dell'esercizio fisico. Tali competenze dovrebbero spingere il legislatore a prevedere una legge che sancisca in forma chiara e netta di essere l'unica figura abilitata a svolgere corsi di qualsivoglia attività motoria presso centri sportivi, scuole ecc.. Questo soprattutto a tutela delle persone che usufruiscono di tali prestazioni.

Il Chinesiologo è un professionista Laureato in Scienze Motorie (o diploma ISEF) che normalmente ha svolto un corso di Chinesiologia ed è iscritto all'Unione Nazionale Chinesiologi (U.N.C.). Il Chinesiologo è colui che applica le proprie conoscenze scientifiche di biomeccanica, fisiologia e pedagogia del movimento per raggiungere gli obiettivi fisici che un utente si propone (es: postura, dimagrimento, perfomance sportiva, potenziamento muscolare, attività fisica adattata).
Dal gennaio 2013 la professione del Chinesiologo (in quanto professionista del movimento) è stata inserita nell'elenco delle professioni organizzate (Legge 04/2013) e i professionisti possono associarsi in associazioni di categoria per dimostrare ai propri utenti di essere in possesso dei requisiti minimi fondamentali per esercitare la professione (Laurea e monte ore di aggiornamento annuale).


Il Posturologo è un professionista laureato in Sc.Motorie o Fisioterapista che ha fatto un corso di Posturologia. Questo titolo non è riconosciuto in Italia e conseguentemente nemmeno regolamentato. Pertanto ci sono corsi che durano pochi weekend e altri che durano circa 2 anni part time. Il posturologo mette in relazione la postura del corpo con tutte le influenze derivanti da sistema vestibolare, occhi, mandibola (malocclusione) appoggio plantare, cicatrici e altri traumi. Si lavora per mezzo di esercizi propriocettivi che servono a migliorare la postura e la percezione del proprio corpo rispetto allo spazio esterno che ci circonda. Il posturologo non prescrive né plantari né bite; la prescrizione di queste ortesi sono di pertinenza del medico ortopedico, del fisiatra e odontoiatra.

L' Osteopata è un professionista che pratica l'osteopatia. La pratica della medicina osteopatica iniziò negli Stati Uniti nel 1874. Il termine "osteopatia" fu coniato dal dottor Andrew Taylor Still, un medico con formazione allopatica nato nel 1828 nello stato della Virginia. In alcuni stati (Usa, Inghilterra, Australia) l'osteopatia è riconosciuta ufficialmente mentre attualmente il Ministero della Salute non rilascia l'abilitazione all'esercizio della professione di osteopata. Vale a dire che ancora la pratica osteopatica non è riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale Italiano e quindi nemmeno regolamentata. Non ci sono istituzione pubbliche, scuole o università, che organizzano corsi e conseguentemente che rilasciano diplomi riconosciuti dalla legge italiana, ma solo scuole private che dopo un corso di studi rilasciano il diploma di osteopata. La mancanza di uno status giuridico per l'osteopatia e la relativa non abilitazione a svolgere l'attività nel nostro Paese ha per necessità oggettiva richiesto la costituzione di forme associative professionali che si adoperano nell'ottenere non solo un riconoscimento legale dell'osteopatia, ma anche regolamentazione e tutela della professione osteopatica.
Per cercare di dare un minimo di ordine a questa professione alcuni osteopati si sono riuniti dando vita al Consiglio Superiore di Osteopatia (CSdO), costituito dalle maggiori associazioni di professionisti osteopati presenti sul territorio nazionale Queste associazioni hanno istituto anche un Registro di Osteopati d'Italia.
L'osteopata pratica tecniche manuali su articolazioni, muscoli e sistema fasciale e viscerale per mantenere in equilibrio l'organismo nella sua globalità. La filosofia osteopatica considera l'uomo come una unità di funzione. Ogni struttura e parte del corpo può influenzare le altre. Nella malattia come in salute tutte le parti del nostro corpo (muscoli, ossa, visceri o i diversi sistemi, circolatorio, nervoso, ecc.) lavorano in armonia per raggiungere e mantenere il benessere psicofisico. Le tecniche manuali usate dall'osteopata vengono classificate in tecniche strutturali, viscerali e craniali e vengono utilizzate al fine di ripristinare il corretto movimento e relativo funzionamento dei diversi sistemi corporei.

Il Chiropratico è un professionista che pratica la chiropratica. La figura del chiropratico venne creata formalmente nel 1895 da Daniel David PalmerI (Chicago). In Italia non esiste alcun percorso di studio riconosciuto né sono stabiliti requisiti per svolgere l'attività di chiropratico. La legge finanziaria del 2008 ha previsto l'istituzione di un albo dei chiropratici senza perņ specificarne i requisiti di ingresso, né l'area o la modalità di competenza. La norma è rimasta senza conseguenze concrete, dal momento che l'albo da essa previsto non è stato ancora istituito Allo stato attuale quindi non ci sono scuole di chiropratica in Italia. Pertanto il chiropratico che svolge attualmente l'attività in Italia è un professionista che si è formato presso università straniere (USA, Canada, Francia, Regno Unito, Danimarca). La chiropratica lavora sulle disfunzioni vertebrali per mantenere il sistema nervoso e gli organi da esso innervati in salute. L'atto terapeutico prevalente compiuto dai chiropratici è la correzione, detta anche aggiustamento, consistente nell'applicazione coordinata di forze, leve, direzioni, ampiezze e velocità su specifiche articolazioni e sui tessuti adiacenti allo scopo di condizionare la funzionalità articolare e neurofisiologica. La manipolazione vertebrale correttiva, principale terapia chiropratica, implica l'uso delle mani o di strumenti che operano lo spostamento passivo e forzato del segmento motorio o dell'articolazione entro il limite dell'escursione parafisiologica. In sintesi la chiropratica si serve di manipolazioni molto simili all'osteopatia ma principalmente indirizzate alla colonna vertebrale.




Copyright ©2001 - lasalutedellaschiena.it Tutti i diritti riservati.