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Avvertenze
Le informazioni a carattere medico-terapico trattate hanno il solo scopo divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico abilitato.

Gli esercizi per il dolore cervicale

Metodo completo per l'autoguarigione.





dolore cervicale
Illustrato | Edizioni Mediterranee | 2008
184 pagine - 330 fotografie a colori
Autore: Erio De Col

STRUTTURAZIONE DEI PROGRAMMI DI GINNASTICA PRESENTI NEL TESTO

Nel testo sono proposti 2 programmi di ginnastica.
Il primo, il "programma per il dolore", è stato ideato per ridurre o eliminare il dolore al collo e la sintomatologia ad esso connessa. Ovviamente questo primo corso è indicato anche per le persone che vogliono prevenire la comparsa dei disturbi cervicali.

Il secondo, il "programma avanzato", si pone invece l'obiettivo di stabilizzare e potenziare i risultati ottenuti con la pratica del primo. La prima sessione di esercizi è organizzata in sedute composte da un minimo di 3 a un massimo di 6 esercizi. Ogni settimana viene proposta una lezione che dovrà poi essere ripetuta per 3 giorni. Si consiglia di eseguire le sedute a giorni alterni in modo da "spalmarle" nell'arco dell'intera settimana. Il corso dura 14 settimane. Le lezioni sono impostate in modo da applicare sulla struttura vertebrale delle sollecitazioni che diventano progressivamente più intense. La qualità del movimento proposto unita alla gradualità delle tensioni applicate consentono di ridurre con rapidità e precisione le deformazioni meccaniche che gravano sui tessuti e che sono la causa principale del dolore vertebrale. Anche per questi motivi è importante rispettare la sequenza delle lezioni.
Come già illustrato, all'inizio di quasi tutti gli esercizi si chiederà di prestare attenzione alla sintomatologia presente. Si valuterà la qualità della sintomatologia, ovvero se si è in presenza di dolore, formicolii, iposensibilità, perdita di forza ecc. Si cercherà di stimare l'intensità del sintomo accusato e in questo caso può tornare utile assegnare al disturbo una valutazione utilizzando una scala che va da 1 a 10. Dove con 1 si vuole descrivere un fastidio leggerissimo e con 10 un disturbo che si ritiene il massimo sopportabile. Si verificherà infine la localizzazione del sintomo, vale a dire se si trova nella zona laterale o centrale del collo, nella regione delle scapole o lungo gli arti superiori.
La stessa operazione verrà fatta alla fine delle sessioni così da valutare gli eventuali effetti che l'esercizio ha prodotto. Per semplificare l'operazione di valutazione alla fine degli esercizi ci sono le indicazioni e i suggerimenti di come tradurre i cambiamenti che ipoteticamente potranno essere prodotti dalle sequenze. Questa procedura permetterà di allenare il corpo alla percezione e in un ottica della massima personalizzazione dell'esercizio di scoprire quali siano le sollecitazioni efficaci per ridurre la propria sintomatologia. Terminate le tre sedute settimanali si potrà agevolmente valutare se all'interno della lezione settimanale è stata individuata una sequenza particolarmente efficace. L'eventuale esercizio selezionato verrà poi inserito nella lezione della settimana che segue. Non è usuale ma potrebbe capitare che una sequenza potrebbe rivelarsi talmente efficace da essere selezionata per più settimane.
Il corso termina poi con la 14^ lezione chiamata, "lezione personale", i cui esercizi saranno scelti direttamente dall'allievo. La selezione dovrà essere effettuata tra quelli che nelle 13 lezioni praticate hanno prodotto i migliori effetti e che sono stati eventualmente scelti nelle valutazioni eseguite al termine delle settimane. Questa 14^ lezione sarà composta da un minimo di 3 esercizi a un massimo di 5. La "lezione personale", composta da esercizi che hanno prodotto sulla sintomatologia dei chiari effetti positivi, può rappresentare una sorta di strumento terapeutico "personalizzato" da utilizzare, in prima battuta, ogni qual volta il dolore al collo torna a fare la sua ricomparsa.
Se non si è in grado di individuare gli esercizi di questa ultima lezione non bisogna preoccuparsene. è necessario infatti considerare che quando si inizia a stabilire un primo dialogo con il proprio corpo alle volte ci vuole del tempo per sviluppare una sensibilità corporea sufficiente a percepire con chiarezza i messaggi che invia. La pratica del "programma di ginnastica per il dolore" consentirà comunque di ridurre i propri disturbi anche se non si sarà in grado di accertare quali esercizi hanno prodotto i miglioramenti. L'elasticità e la mobilità acquisite consentiranno inoltre di poter affrontare con successo il "programma di ginnastica avanzato". Questo 2^ corso di ginnastica stabilizza e potenzia i risultati ottenuti con il programma precedente. La struttura è simile a quella del 1^corso. Le sedute sono formate da un minimo di 3 a un massimo di 7 esercizi. Ogni settimana viene proposta una lezione che dovrà poi essere ripetuta per 3 giorni. Il corso dura 8 settimane. Alcuni esercizi saranno simili a quelli del primo corso mentre altri saranno completamente nuovi. Si svilupperà ulteriormente l'escursione articolare in tutte le direzioni di movimento ed inoltre si cercherà di conquistare un buon potenziamento della muscolatura cervico-dorsale. Gli esercizi di rinforzo muscolare consigliati tenderanno a potenziare la muscolatura utilizzando tre forme di contrazione muscolare : la contrazione concentrica, la contrazione isometrica e quella eccentrica. Nella prima modalità la contrazione dei muscoli farà scaturire un movimento di avvicinamento dei capi articolari. In quella isometrica si produrrà la contrazione di uno o più muscoli senza che avvenga nessun movimento: la distanza delle inserzioni muscolari quindi rimarrà fissa. Nella forma eccentrica infine i muscoli si contraggono per opporsi a un movimento dando luogo comunque ad un allontanamento delle loro inserzioni. Le tensioni sviluppate durante gli esercizi di potenziamento potrebbero produrre un leggero indolenzimento della muscolatura che altro non è che la normale reazione dei muscoli allo sforzo. Mobilità, elasticità e potenziamento muscolare sono quindi le qualità che garantiranno uno stato fisico ottimale del collo tale da prevenirne qualsiasi disturbo. è importante sottolineare che l'esercizio regolare e continuo del programma avanzato consentirà di mantenere inalterate queste qualità fisiche mentre l'abbandono della ginnastica potrebbe favorire l'insorgenza nel tratto cervicale di fastidiose affezioni.

A CHI SONO RIVOLTI GLI ESERCIZI

Gli esercizi sono stati ideati con l'intento di offrire a tutte le persone che accusano dolori cervicali o cervico-brachiali la possibilità di eliminare o attenuare i propri disturbi. La pratica di questi esercizi giova anche a tutte quelle persone che vogliono mantenere la salute della colonna e prevenire quindi eventuali sintomatologie. Per lo svolgimento degli esercizi non ci sono limiti di età o particolari patologie che la controindicano a meno che non ci sia una prescrizione medica che la vieti espressamente. Per venire incontro anche alle persone che non hanno molta affinità con il movimento si è cercato di proporre esercizi di facile esecuzione e per la loro descrizione si è privilegiato un linguaggio semplice accompagnato da numerose e chiare immagini fotografiche.

I PRINCIPI CHE HANNO ISPIRATO I PROGRAMMI DI GINNASTICA

La cervicalgia è una patologia diffusa quasi quanto la lombalgia eppure il numero di ricerche del settore per migliorare l'approccio diagnostico e terapeutico di questa sindrome sono di gran lunga inferiori rispetto appunto a quelle rivolte ai disturbi lombari.
Anche per questo mentre per il trattamento del dolore lombosacrale si sono stilate numerose linee guida per quello cervicale sono stati sviluppati pochi e generici protocolli di trattamento. Nonostante le sofisticate apparecchiature diagnostiche sviluppate in questi ultimi anni ( TAC, RM ecc.) davanti ad un paziente sofferente non si è ancora in grado di identificare con precisione l'origine del dolore vertebrale che lo affligge. Si è in grado di "fotografare" le strutture vertebrali ma impossibilitati a definire quale di quelle strutture è responsabile dei disturbi di cui si è affetto. Insomma nella maggior parte delle cervicalgie l'unico dato certo è la presenza del dolore, ma un po' perché non valutabile e soggettivo e un po' perché nel tratto cervicale le strutture che potrebbero essere responsabili del dolore sono talmente numerose, diventa impossibile scoprire quella realmente responsabile.
Negli ultimi anni ricerche approfondite hanno definito chiaramente che gli esercizi fisici e la terapia manuale sono le condotte terapeutiche più efficaci per combattere il disturbo cervicale. Oltre a queste due tecniche di trattamento non ci sono quindi studi scientifici che supportino l'evidente efficacia delle diverse tipologie di terapia fisica. Ovvero l'impiego di tutte quelle apparecchiature che utilizzano i mezzi fisici a scopo terapeutico. Le tecniche manuali richiedono ovviamente l'intervento di un terapista e questo sviluppa spesso un fenomeno di stretta dipendenza del paziente rispetto allo specialista. Gli esercizi di ginnastica stimolano al contrario la persona a essere educato a risolvere la propria sintomatologia e le conseguenze che ne derivano. Del resto tutte le linee guida sul trattamento del dolore vertebrale che sono state prodotte in questi ultimi anni sottolineano che il successo di qualsiasi trattamento passa per la partecipazione attiva del paziente nelle procedure applicate per la guarigione. Partendo quindi dal concetto che è difficile guarire completamente dalle rachialgie si è arrivati a concludere che il principio terapeutico più valido è quello di guidare il paziente, tramite l'esercizio e l'educazione, a convivere positivamente con il proprio problema. Nel momento in cui si diventa responsabile del proprio trattamento, si impara a riconoscere le prime avvisaglie della sintomatologia, si apprende il modo per ridurli e di gestire gli episodi che accompagnano le recidive. Bisogna mettere quindi il paziente nelle condizioni di autogestirsi e di rispondere attivamente al proprio problema diventando protagonista e non vittima dei propri dolori. è dimostrato che il dolore vertebrale spesso è alimentato da condizioni psicologiche di frustrazione e di impotenza che provoca disabilità e interruzione delle normali attività. Questa reazione ovviamente sostiene e alimenta la sintomatologia dolorosa. Il metodo di ginnastica proposto nel testo si pone il chiaro obiettivo di tenere sotto controllo il dolore, insegnando le posizioni e i movimenti che lo riducono. Gli esercizi, basandosi sulle moderne scoperte di fisiopatologia delle sindromi cervicali, proporranno sollecitazioni che consentiranno di ridurre con rapidità e precisione le deformazioni meccaniche che gravano sui tessuti e che sono la causa principale del dolore vertebrale. Si stimolerà infine la conoscenza del comportamento della sintomatologia evitando che il paziente si faccia prendere dalla paura che la porta verso l'inattività e il mantenimento della disabilità.

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